lunedì, Dicembre 23, 2024
Cultura

PACE FATTA: IL MENESTRELLO DEL ROCK RITIRA IL PREMIO NOBEL

Si è conclusa la storia infinita tra Bob Dylan e l’accademia di Stoccolma che gli ha assegnato il premio Nobel per la letteratura.

L’epilogo, avvenuto a porte chiuse, ha visto la consegna della celebre medaglia e del diploma di merito durante una cerimonia sobria, organizzata presso un hotel di Stoccolma, in occasione del viaggio dell’artista nella capitale svedese , per esibirsi in  2 mega concerti  per il lancio del suo nuovo lavoro discografico.

Nessun commento dell’eclettico artista dopo la premiazione ma i commenti dei presenti sono stati molto positivi.

La polemica era nata dalla mancata risposta alla telefonata  che stabiliva il giorno della premiazione . Bob Dylan non aveva accettato nei tempi dovuti e quindi aveva disertato la cerimonia.  Per il mancato discorso non aveva neanche ritirato il cospicuo assegno pari a 840.000 euro.

L’artista aveva comunque fatto sapere che era contento e che ci avrebbe pensato successivamente.

Le sue opere sono ormai considerate a pieno titolo dei capolavori e per questo ampiamente premiate.

A 75 anni , l’artista di origine ebrea, vissuto nel Minnesota, viene considerato una icona del rock ed i suoi testi delle opere perfette.

Poeta, attore, scrittore, compositore e scultore raggiunge un notevole successo già negli anni ’60 sfidando le convenzioni e seguendo la “controcultura” del tempo.

I temi delle sue canzoni riguardavano principalmente la politica, la filosofia, l’etica e diventavano musica nei ritmi del jazz, del swing, blues, country, folk e rock and roll.

Abbandonati gli studi da giovanissimo, inizia a suonare in diversi gruppi  e a conoscere autori di testi importanti che lo coinvolgono in diverse attività  culturali.

L’unione con John Baez , sua compagna e attivista per i diritti civili, fu fondamentale perché si esibivano insieme ai raduni più importanti dei giovani attivisti e contestatori americani. Mitica fu l’esibizione alla “Marcia su Washington” dove Martin Luter King pronunciò il suo famoso discorso “I have a dream”.

Spesso polemico in televisione e sugli altri organi di informazione, in controtendenza con i canoni del momento ha fatto della protesta il suo modo di essere.

Sempre pronto ad ogni cambiamento musicale si approccia alla strumentazione elettrica, divenendo un perfetto chitarrista elettrico.

Un evento curioso lo mise al centro dell’attenzione per un po’ di tempo, egli nel 1966 ebbe un incidente in circostanze misteriose con la sua moto nei pressi di Woodstock , incidente che permise all’artista un periodo di isolamento dal pubblico di circa 18 mesi.

Nel periodo successivo Bob Dylan attraversò una fase di “reclusione” volontaria in casa,  durante la quale riprese vecchi brani e ne compose di innovativi. Di quest’ultimi alcuni divennero grandi successi , mentre altri furono criticati dalle testate giornalistiche .

Ad ogni modo la sua carriera è stata decisamente brillante, ebbe inizio negli anni sessanta e ancora oggi non smette di emozionare i suoi fan.  Fra I suoi brani più importanti troviamo: Blowing’ in the Wind , Like a Rolling Stone , Forever Young, Masters of War e I Shall Be  Released.

Claudio Catalfamo VDET

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