L’ANNA DIMENTICATA
In occasione della ventiduesima Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, la nota associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti con l’intento di sollecitare l’impegno nella società civile contro tutte le mafie e promuovere la cultura della legalità, ha proposto alle scuole di raccogliere la memoria di una delle numerose vittime le cui vite sono state spezzate dalla criminalità organizzata.
Alla nostra scuola, l’Istituto Comprensivo “Boer – Verona Trento”, è stata assegnata la storia di Anna Maria Cambria, giovane studentessa di Milazzo, uccisa in un agguato ad un mafioso, sulla quale, con l’aiuto dei professori, abbiamo intrapreso un percorso di approfondimento e riflessione, prefiggendoci l’obiettivo di costruire un’idea di memoria viva, che possa contrastare l’indifferenza che continua ad uccidere ogni giorno chi è stato privato della propria vita dalla violenza mafiosa.
A partire dalla biografia della vittima, ricercando articoli, testi e immagini, nella mia classe, la 1 A, è stato realizzato un elaborato di scrittura creativa. Attraverso alcune pagine di diario abbiamo immaginato che una compagna di classe di Anna ripercorresse i momenti più salienti relativi alle notizie non troppo note di questa ragazzina di 16 anni, ammazzata nel novembre del 1989 davanti ad un bar di Milazzo solo perché si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Il testo è stato poi letto il 21 marzo a piazza Duomo in occasione della manifestazione organizzata dal nostro istituto insieme all’I. C. “Mazzini” per commemorare le vittime della mafia, in particolare le donne e i bambini.
5 NOVEMBRE 1989
Caro diario,
oggi è il mio primo giorno in una nuova scuola, l’istituto tecnico Leonardo Da Vinci. Ho subito fatto amicizia con una ragazza, si chiama Anna Maria Cambria, ha sedici anni e abbiamo gli stessi gusti, penso che domani mi farà sedere nel banco insieme a lei. Non vedo l’ora che arrivi domani!
6 NOVEMBRE 1989
Caro diario,
è confermato: Anna è diventata la mia migliore amica! Mi ha anche confessato che il suo ragazzo ieri le ha chiesto il fidanzamento ufficiale e che suo padre ha accondisceso, sono troppo felice per lei!
7 NOVEMBRE 1989
Caro diario,
domani Anna andrà a comprare dei cioccolatini per festeggiare il fidanzamento. Dice che al bar Amoroso preparano dei dolci eccellenti!!
8 NOVEMBRE 1989
Caro diario,
oggi non sono felice come gli altri giorni. Anna è andata a comprare i cioccolatini, ma non è tornata a casa, non è andata all’appuntamento con il suo ragazzo e non è venuta da me a raccontarmi quanto si era divertita quel giorno. Anna era solo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Anna non aveva fatto nulla di male. Anna non c’entrava niente in questa faccenda. Anna non si meritava tutto questo.
Anna non c’è più. Anna se n’é andata via. Anna non è più qui accanto a me. Anna già mi manca. Ero andata davanti al quel bar per farle una sorpresa, ma ho trovato solo un’auto che se ne andava via correndo, una pistola, e il cadavere di un uomo steso a terra. Subito dopo è arrivata pure la polizia accompagnata dall’ ambulanza. Poi, finalmente, ho visto Anna, ma questa volta era coperta da un lungo telo bianco, accanto a lei i suoi genitori che le accarezzavano la fronte ancora tiepida.
Ormai ero in lacrime, con gli occhi gonfi, pertanto non riuscivo più a sopportare quelle immagini sfocate. Mi sono girata di spalle e ho visto i cioccolatini di Anna davanti alle scalette che portano al bar. Mi sono messa a correre senza nemmeno sapere dove.
9 NOVEMBRE 1989
Nemmeno oggi si terranno le lezioni, ma io ho deciso di andarci a scuola, per sedermi sulla sedia di Anna e ricordare il suo sorriso, le sue risate e l’insopportabile canzone che mi cantava sempre quando avevo delle preoccupazioni. È questo che mi ricordo di Anna.
Andrò pure perché le voglio lasciare un mazzo di fiori sulla sedia, insieme a questo diario che assomiglia più ad un mucchio di fogli scarabocchiati. Arrivederci caro diario, è stato bello.
Sveva Ferlazzo
I^ A Verona Trento
Messina
grz Sveva per aver ricordato la scomparsa di Anna. io porto il suo stesso nome figlie di due fratelli.