venerdì, Novembre 22, 2024
Il bello del Majorana

GLI STUDENTI DEL MAJORANA “INCONTRANO” IL REACH

Il 25 marzo ha avuto luogo nell’Aula Magna dell’I.T.T. E. Majorana di Milazzo una conferenza, avente come oggetto “Il primo approccio al REACH”, tenuta dal Dott. Francesco Faranda, responsabile del servizio SPRESAL presso l’ASP di Messina e referente regionale REACH CLP.
Il REACH è il Regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio approvato il 18 dicembre 2006 e rappresenta l’acronimo di “Registration, Evaluation, Authorization and restriction of Chemicals”. Esso prevede la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nell’Unione europea in quantità maggiori di una tonnellata per anno.
Un incontro mirato dunque  ad integrare gli studenti del quinto anno dell’indirizzo chimico con la realtà esterna.
Il Dott. Faranda  ha raccontato alla platea la sua esperienza: tutto ha avuto inizio, subito dopo la laurea, nel settore farmaceutico. Racconta dunque del periodo in cui lavorava per la CIANAVID, una multinazionale americana e, tra le varie preparazioni, quali iniettabili, compresse, pomate e quant’altro, preparavano un prodotto a base di sodio metotrexato, un antiblastico antagonista dell’acido folico; il tutto avveniva in ambienti separati, in via cautelativa, poiché vari studi dimostravano che quel prodotto era in grado di recare danni alla salute dei lavoratori. Dunque direttive mirate ad evitare la possibile insorgenza della cosiddetta “malattia professionale”.
Affascinato da questa realtà, il Dott. Faranda abbandona il settore farmaceutico e inizia a lavorare all’ASP di Messina nel dipartimento Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, occupandosi del Rischio Chimico, molto rilevante nella nostra zona.
Parallelamente il REACH comincia a farsi strada nel 1990-1992 con la costituzione del cosiddetto “Libro bianco della chimica” e, proprio in questo periodo, nasce, cresce e si sviluppa ad Helsinki, in Finlandia, l’Agenzia Europea per le Sostanze chimiche, nota come ECHA. Essa svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico delle attività previste dal regolamento e, inoltre, ha realizzato una banca dati per raccogliere e gestire i dati forniti dall’industria.

I compiti dell’Agenzia Europa sono, dunque, quelli di gestire a livello centrale gli aspetti tecnico-scientifici, garantire la coerenza delle decisioni a livello comunitario e dare supporto alle autorità competenti degli stati membri a chi richiede la registrazione.
L’istituzione dei Regolamenti del REACH e del REACH CLP (classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche e delle miscele pericolose) ha portato all’abrogazione di tutte le direttive europee preesistenti.
Quando è stato istituito il REACH qualcuno ha detto: “Il REACH decreta la morte dei produttori” poiché gli oneri conseguenti sono tanti, ma non è stato così; anzi, al contrario, è cresciuta la conoscenza degli effetti delle sostanze sull’uomo e sull’ambiente. Il regolamento REACH si applica a tutte le sostanze chimiche, comprese quelle che vengono adoperate quotidianamente, come detergenti e vernici. Il regolamento, dunque, interessa la maggior parte delle aziende Europee, obbligate a testare i loro prodotti; per cui, le aziende a norma del regolamento devono identificare e gestire i rischi collegati alle sostanze che producono e vendono nell’Unione europea, dimostrare all’ECHA come utilizzare tali sostanze senza correre rischi e informare gli utenti delle misure di gestione degli stessi.
A tal proposito, di fondamentale importanza è la Scheda di Sicurezza (SDS) delle sostanze considerate pericolose; non a caso, si è spesso riscontrata una mancata conformità della valutazione di rischio presente nelle schede di sicurezza dei prodotti.

 

Aurora Di Salvo V C BS

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