INTERVISTA AL CAMPIONE ALESSANDRO MAIORANA
Nel panorama degli sport motoristici spicca la figura del giovane pacese Alessandro Maiorana. Frequenta la VAMM del nostro Istituto nel settore meccanica e automazione ed alterna allo studio la pratica del Go – Kart. Si è laureato vice campione italiano ed ha scelto di rilasciare un’intervista per il giornale scolastico.
Com’è nata la passione per lo sport che pratichi?
Riguardo la mia passione devo ringraziare mio padre. Un giorno, guardando le sue vecchie foto mentre era alla guida del suo Go-kart, ho iniziato a capire che era ciò che avrei voluto fare e così da quel momento iniziando per gioco, facendo dei giretti qua e là, mi sono appassionato davvero tanto, fino a diventare vicecampione italiano.
Quali sono le strutture mancanti per praticare il tuo sport a Milazzo?
Purtroppo qui a Milazzo la situazione è davvero complicata. Non esiste una pista idonea per poter effettuare allenamenti o prove . La cosa negativa è che attualmente nella provincia di Messina non è rimasta nessuna struttura dove potermi allenare, proprio per questo sono costretto a spostarmi una volta a settimana nel circuito di Siracusa.
A Milazzo negli ultimi due anni sono state ben organizzate due gare a livello cittadino a cui io ho partecipato portando a casa due vittorie consecutive. Di questo sono molto contento, non tanto per le vittorie , più che altro, per avere al mio fianco a fare il tifo per me amici e parenti che non mi avevano mai visto correre e che non potevano seguirmi in giro per l’Italia.
Quanto ti alleni?
Riesco ad allenarmi solo una volta a settimana per mancanza di strutture e di tempo. Il mio allenamento deve coincidere con i tempi di mio padre , il quale è anche il mio meccanico ed avendo un’ attività propria deve far combaciare i suoi impegni lavorativi con quelli dei miei allenamenti. Durante la settimana frequento una palestra per mantenere il mio fisico pronto alle sollecitazioni a cui devo resistere sul kart.
Quali sono le emozioni più forti che hai provato dopo una vittoria?
L’emozione più forte che si prova dopo una vittoria è certamente la gioia di aver vinto, di essere arrivato il primo tra tutti, ma ciò anche che ti trasmette davvero tanta emozione è il podio, in cui sei tu il protagonista, tu che provi la felicità di alzare la coppa con il sorriso e mostrarla a tutto il pubblico. E’ una delle sensazioni più belle di tutta la mia vita.
Qual è stata la tua prima vittoria?
La mia prima vittoria è stata nel 2007 all’età di 9 anni, nel circuito di Gela. In quell’anno correvo nella prima categoria del campionato regionale di Kart e dopo un anno in continuo miglioramento è arrivata finalmente la mia prima vittoria. Mi ricordo che l’emozione che ho provato durante quella gara è stata indescrivibile, anche perché la vittoria è arrivata proprio nel finale , all’ultima curva dell’ultimo giro, ho effettuato il sorpasso che mi ha portato alla vittoria.
Hai mai pensato di smettere?
Di smettere non ho mai pensato e soprattutto mai ci penserò.
Nei prossimi mesi dovrò allenarmi meno per impegnarmi nello studio in vista dell’esame di stato. La mia passione per questo sport resterà sempre tanta e la voglia di continuare a fare bene ancor di più.
Come riesci a conciliare lo sport con l’impegno scolastico?
Devo dire che è molto complicato fare entrambe le cose, perché iniziare a fare i compiti dopo una giornata di test è difficile. Io penso che se voglio praticarlo, devo anche fare dei sacrifici per lo studio, perché è alla base di tutto nella vita ed è ciò che in futuro mi servirà.
Quali altri interessi sportivi o hobby hai?
Non ho altri hobby ma ogni tanto condivido con mio padre la passione per la pesca sub, anche se dopo tutto, preferisco restare a casa a guardare in tv la Formula 1 o altri sport motoristici.
Intendi continuare a praticare questo sport o pensi di abbandonarlo in futuro?
Spero di continuare questo sport finché posso, perché per me è davvero importante e magari spero anche in futuro di trasmettere questa mia passione ai miei figli, ai quali sarei molto felice di insegnargli qualcosa.
Qual è il tuo sogno nel cassetto dopo il diploma?
Il mio sogno nel cassetto, inutile negarlo, resta sempre la F1, ma so che è un traguardo quasi impossibile da raggiungere soprattutto per motivi economici . Del resto il mio sogno dopo il diploma è quello di conseguire la laurea in ingegneria del veicolo, proprio perché la passione di restare nell’ambito motoristico è davvero tanta.
CLAUDIO CATALFAMO-EMILIANO SPINOLA V D ET