Il fisico Giorgio Bellia incontra la I C
Il 7 marzo 2017, nei locali dell’Istituto comprensivo Boer-Verona-Trento, gli alunni della classe I C hanno incontrato in biblioteca un grande e importante professore universitario, il fisico Giorgio Bellia, per parlare del mare e dei fenomeni legati al suono.
Durante la lezione, il professore ha spiegato che il mondo subacqueo è buio e freddo, ma non silenzioso, infatti contrariamente all’aria aperta, in acqua la luce viene assorbita e ad una certa profondità non arriva, mentre il suono si propaga per chilometri. Nelle profondità marine, l’occhio serve poco, mentre funzionano molto meglio altri sensi quali l’olfatto e l’udito. I pesci infatti non si orientano con la vista, ma con l’udito. La velocità del suono in acqua dipende direttamente da due fattori: pressione e temperatura. Quando questi aumentano, cresce anche la rapidità con cui le onde sonore si propagano e man mano che si scende in profondità, la temperatura diminuisce, mentre la pressione aumenta. In sostanza: il suono viaggia più velocemente nell’acqua calda ed è più lento nelle acque fredde e profonde.
Un altro argomento che ha affrontato è stato quello dell’assorbimento della luce: il professore ha spiegato che i colori come il rosso, il verde, l’arancione e il viola non sono più visibili ad una certa profondità perché hanno minore energia e quindi vengono assorbiti per primi dall’acqua. Il colore blu resiste più a lungo perché ha una maggiore capacità di penetrazione. Ecco perché il blu è il colore del mare.
Il fisico dopo aver parlato dell’utilità del mare in campo turistico ed economico, ha sottolineato come oggi il nostro futuro dipenda dal mare. Infatti ha spiegato come gli oceani possano influenzare il clima in quanto l’acqua essendo più calda dell’aria evapora e va a riscaldarla. Il nostro mar Mediterraneo è un mare caldo rispetto agli altri: nei mesi invernali la temperatura è tra i 12° e 18° e 23° e 30° nei mesi estivi.
Un ulteriore argomento trattato è stato quello della comunicazione dei pesci e degli altri animali marini: molte varietà di pesci e cetacei usano dei suoni per orientarsi e per comunicare, ma questi suoni per essere chiari hanno bisogno di non ricevere interferenze; le interferenze sonore in questione sono quelle create dall’uomo che, con il rumore delle navi e delle macchine, rendono poco chiare le onde sonore trasmesse dagli animali marini facendoli disperdere e per la maggior parte spiaggiare sulla costa.
Quest’esperienza è stata molto interessante perché anche se gli argomenti trattati dal professore erano complessi, riguardavano fenomeni che accadono attorno a noi e ai quali spesso non facciamo caso. Questo incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto “Me & sea” e sarà seguito da altri altrettanto accattivanti. Tutti noi alunni della I C lo abbiamo ascoltato con piacere ed interesse e ci siamo appassionati ai misteri della Scienza.
Giulia Costanzo I C Scuola Media Verona Trento