venerdì, Novembre 22, 2024
Il bello del Majorana

Il Motore Stirling

Noi allievi della specializzazione Meccanica Meccatronica ed Energia quest’anno abbiamo voluto mettere alla prova le nostre abilità di futuri periti meccatronici, realizzando un modello completamente funzionante di uno tra i  più famosi costruiti in Inghilterra durante il periodo della Prima Rivoluzione Industriale: il Motore Stirling.

Fu inventato nei primi anni del XIX sec. da Robert Stirling il quale , preoccupato del pericolo che correvano i lavoratori delle miniere e delle fonderie, a causa delle macchine a vapore che molto spesso esplodevano per via delle elevate pressioni, decise di migliorare quest’ultime realizzando  un motore a combustione esterna , relativamente sicuro ed ergonomico in quanto in grado di sfruttare gli scarti termici (vapore) di una varietà di processi.

Il motore funziona a ciclo chiuso utilizzando un gas come fluido termodinamico, solitamente aria, ma per le versioni ad alto rendimento elio o idrogeno, il suo funzionamento dipende quasi esclusivamente dalla differenza termica prodotta tra il punto caldo e il punto freddo.

La realizzazione del progetto ci ha impegnato per un mese circa, dalla progettazione alla realizzazione e successivamente al collaudo finale.

L’intero progetto è stato realizzato nei nostri attrezzati laboratori con l’ausilio dei nostri professori e dei tecnici  per poter dimostrare come una macchina apparentemente antica e sorpassata dalla nostra moderna tecnologia potesse ancora rivelarsi utile per la società.

Stiamo infatti progettando, in un futuro non troppo lontano, di utilizzare questo motore per aiutare gli abitanti del Terzo Mondo . A loro servirebbe per aiutarli  nelle missioni più necessarie e talvolta indispensabili come quelle di estrarre acqua dai pozzi.  Il motore Stirling sarebbe il più adatto per questi scopi, non richiedendo il consumo di un combustibile fossile per il suo funzionamento.  Sarebbe per noi una grande soddisfazione poter aiutare le persone più svantaggiate a migliorare la loro quotidianità.

E’importante per un progettista e per un costruttore di modelli  tecnologici concepirli per finalità che migliorino la qualità della vita di tutti gli esseri umani. Lo scopo degli studi meccatronici è fortemente legato alla realizzazione di modelli che, sia nella prima che nella seconda rivoluzione industriale, hanno permesso agli uomini di quasi tutto il pianeta di vivere agiatamente rispetto al passato.

 

FRANCESCO LA FAUCI IV A MM

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