venerdì, Novembre 22, 2024
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MILAZZO: DIAMO PIÙ SPAZIO ALLO SPORT

L’8 marzo sono stata invitata ad un incontro- dibattito, “Donne in cammino”: mi è stato chiesto, nella veste di ex atleta e insegnante di Educazione Fisica, cosa fosse cambiato nel rapporto tra la donna e lo sport a Milazzo, negli ultimi trent’anni …una foto, che ritraeva la squadra di pallavolo femminile di allora, mi ha catapultata all’indietro nel tempo, quando adolescente arrivai a Milazzo appunto.

Venivo da Siracusa, dove avevo avuto la fortuna di vivere gli anni d’oro della “Cittadella dello Sport “voluta dall’arbitro Lo Bello, dove tutti i giovani e sottolineo tutti, si ritrovavano ogni pomeriggio a trascorrere delle ore a fare sport. Era sempre una festa, piccoli e grandi, maschi e femmine, si avvicendavano nelle piscine, nei campi da tennis, e in quelli di Basket e Pallavolo, nella pista di pattinaggio; e anche per i genitori era un’occasione di incontro e di relax, mentre aspettavano per riportarci a casa.

Avevo cominciato a 5 anni, e dopo 8 anni di sport quotidiano anche a livello agonistico, mi scontrai subito con una realtà ben diversa: a Milazzo non esistevano strutture e quindi neanche la cultura dello sport, tanto meno dello sport femminile. Uniche realtà sportive, la squadra di Basket maschile che vantava anche atleti di rilievo ma non trovava sponsor che potessero consentire la scalata nei campionati; la squadra maschile di Pallavolo che si trovò nelle medesime condizioni, nonostante qualcuno dei giocatori sia poi andato a giocare per la Nazionale, e quella femminile. Poi c’era il Circolo del Tennis e Vela con i corsi privati.

Era comunque tutto improvvisato e per amore di pochi, e soprattutto per la passione di quegli stessi giovani che pur di giocare si accontentavano di farlo anche a piedi scalzi nell’Atrio del Carmine, allora “palestra “del vecchio Istituto Industriale e che più tardi per giocare al coperto si improvvisarono muratori e misero in piedi il cosiddetto palazzetto vecchio, ancora visibile sul lungomare di Ponente.

Cos’è cambiato in tutti questi anni? purtroppo troppo poco anche a fronte dei grandi cambiamenti avvenuti a livello concettuale, ed allora non ho resistito …ho lanciato un j’accuse verso la totale e persistente indifferenza verso lo sport in genere di questa città.

La scuola ha fatto e fa quello che può. Gli insegnanti di Ed. Fisica, sono quegli stessi ragazzi che trent’anni fa si arrangiavano con quello che avevano e oggi con la stessa caparbietà si accontentano delle poche strutture e fanno anche gli allenatori per mantenere vive le tradizioni, che a dispetto di questa realtà disastrosa, sono da ritenersi “gloriose”.

Con grandi affanni si è riusciti a vedere la realizzazione della Piscina Comunale, che però è andata a finire in mano ai privati e per giunta “forestieri”; è arrivato il Palazzetto, sono oltre 15 anni che è stato inaugurato e subito dopo chiuso per essere terminato e aspettare il certificato di agibilità, che stiamo ancora aspettando. Nel frattempo si sono resi necessari interventi di ristrutturazione; non esiste un campo di atletica, non una pista ciclabile, non un percorso naturalistico, nonostante il territorio offra moltissimo.

Verrebbe da dire “eppur si muove”, perché nonostante tutto, il mondo sportivo milazzese si muove, battezza talenti in moltissime specialità, oggi come allora offerta l’opportunità, il campione emerge; oggi come allora tutto è lasciato alla passione e all’amore di pochi che nonostante difficoltà di ogni genere, prima fra tutti la mancanza di sostegno economico, continuano a coltivare un sogno e a coinvolgere gruppi di giovani in quel sogno.

Anche se la squadra di Pallavolo gioca a porte chiuse per mancanza di agibilità della struttura; anche se quella di Basket  quando gioca” in casa” deve giocare a Barcellona; anche se il  Tennis  da tavolo ,che meriterebbe posto d’onore non lo vede nessuno; anche se il nostro Campione Nicholas Artuso deve allenarsi a Villafranca; anche se le eccellenze del  nuoto sono costrette a viaggiare per Messina; anche se la squadra di Badminton (che milita in seri B)gioca in una palestra dove è impossibile far accedere il pubblico…non è solo lo sport al femminile che deve crescere a Milazzo!!

Però c’è il vento del cambiamento, un gruppo, quello dei Giovani Sportivi Milazzesi dopo aver organizzato due bellissime manifestazioni, peraltro con un grandissimo successo, per scuotere l’opinione pubblica, e qualche convegno, ha proposto progetti di riorganizzazione di aree inutilizzate per la costruzione dei vari impianti sportivi. Credo sia arrivato il momento di unirsi al loro coro, il momento di pretendere che le cose cambino, di impegnarci tutti, in prima linea i giovani, affinché le nuove generazioni abbiano la possibilità di godere dei benefici dello sport. E non è demagogia, lo Sport è ben lungi dall’essere mera attività fisica.

Cristina Sommella

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