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Nino Ucchino …l’artista dell’acciaio, il suo museo all’ingresso di Savoca , e il Premio EarOne Airplay, realizzato per Ligabue …

Siamo orgogliosi di un artista che rappresenta la nostra bella Sicilia, si tratta di Nino Ucchino, nato  a Santa Teresa di Riva  nel 1952.

La sua passione per l’arte comincia presto, all’età di 8 anni è allievo nello studio del pittore Silvio Timpanaro. Poi i suoi studi lo portano  all’Istituto d’Arte di Messina e successivamente  alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. A 22 anni vive già nella capitale economica  Milano , città che gli da la possibilità di  esporre  le sue prime opere pittoriche, e di incontrare il pittore Luca Crippa di cui diventa allievo ed allestisce così svariate mostre in tutta la Lombardia.

A Roma avviene un incontro decisivo  con un personaggio importante ,lo studioso  Giulio Carlo Argan dal quale riceve supporto culturale e la possibilità di organizzare mostre nella Capitale. Dal 1985 ad oggi, Ucchino ha esposto in numerose gallerie d’arte all’estero, ma per scelta intellettuale ed umana, vive e produce prevalentemente nei suoi luoghi d’origine (tra Savoca e Santa Teresa di Riva): tra lo stupore del blu del mare Ionio e l’Etna che, come una maestosa matrona, tutto abbraccia. Per lui il mondo, per quanto vasto ed infinito, si concentra in un luogo che diviene linfa e motivazione profonda della sua ricerca.

Nella provincia Ionica, dove vive ispirato, Ucchino ha lasciato la sua “impronta” un po’ ovunque. Santa Teresa di Riva e Savoca sono due centri che, artisticamente, lo rappresentano molto con sculture come “Boccavento” e “Galassiopea”, realizzate in acciaio inox, piegando e battendo il metallo adattandolo a complesse ed articolate forme ed applicando una fitta rete di saldature, che conferiscono una particolare plasticità. Tra le sue opere anche il “Cristo itinerante” che è stato esposto in Vaticano ed ha partecipato alla marcia della pace di Assisi e l’Alaluna dedicata allo scrittore Pier Paolo Pasolini.

Nella sua amata Sicilia si trovano “La luna crescente”, dedicata ai caduti per la legalità, il Monumento dedicato al fiume Tevere, “la Sirena”, la scultura dedicata al regista Francis Ford Coppola ed ancora il monumento dedicato al gallo o “La  piramide e gli zoccoli dedicata all’asino”. Dopo tanti monumenti dedicati agli uomini , finalmente arriva un monumento dedicato a quest’ animale semplice  e bistrattato che porta sulle zampe la piramide di fatica, quella del suo lavoro, grazie al quale  ha servito su un piatto d’argento il progresso, all’uomo che in lui ha visto solo una bestia da soma.  Un asino che diventa allegoria, di una Sicilia laboriosa, che sopporta il caldo, il freddo, la fatica, gli stenti. È senza dubbio l’opera a cui l’artista è maggiormente legato perché gli ha dato notorietà e fama nel mondo. Dagli anni ‘90, nell’ambito del suo “Naturalismo Immortale”, Ucchino ha infatti realizzato vari lavori in acciaio inox (materiale incorruttibile) rappresentanti animali comuni ed, in particolare, asini come allegoria della civiltà contadina e della cultura dei popoli del Mediterraneo. Egli così spiega: “La nobiltà di questo animale è attestata dallo spirito di sacrificio con cui ha partecipato alla costruzione della nostra civiltà. L’uomo si è evoluto grazie all’asino: l’asino è il progresso.” Concepito a Luglio del 1992 e realizzato dalle sapienti mani del maestro in acciaio inox a grandezza naturale con il peso di 700 chilogrammi, l’”Asino” ha fatto davvero il giro del mondo.  Il mondo ha accolto Ucchino ma lui  ha scelto la Sicilia , ha preferito Santa Teresa Riva e Savoca   a città quali  Milano,  Roma , Zurigo, o nazioni come la Germania. Francia,  Polonia,  Usa, Canada, Cina, nelle cui gallerie sono esposte le sue opere. Decide di vivere in  Sicilia e  fondare  la sua “bottega”  collocata all’ingresso del suo paesino jonico , lo “ Stainless Steel Museum” , in cui vi hanno fanno tappa i noti intellettuali e critici d’arte come Vanni Ronsisvalle scrittore, giornalista ed autore televisivo messinese, e Turi Vasile, regista, produttore e sceneggiatore messinese.

A dare  il benvenuto ai visitatori del museo dell’acciaio e dell’arenaria, vi è il significativo “Cristo itinerante”, raffigurante il Figlio di Dio con la mano ed il passo protesi verso gli osservatori, ossia i popoli della Terra.

Ma vogliamo ricordare anche il Premio EarOne Airplay, un riconoscimento assegnato all’artista italiano con il maggior punteggio nella classifica dell’airplay radiofonico(periodo di riferimento da Maggio 2013 a Maggio 2014).
Il vincitore della prima edizione del Premio EarOne Airplay è stato Luciano Ligabue, a cui è stata consegnata sul palco dei Music Awards al Foro Italico di Roma, l’opera realizzata dallo scultore Nino Ucchino ispirata alla “forza dirompente” della radio ed alle sue “onde coinvolgenti”.

Sofia Pontoriero

  Classe I C Scuola media Garibaldi

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