Gemelli…diversi!
Nel 2014 la Nasa ha annunciato il suo progetto di ricerca: il Twins study.
Il progetto consiste nell’analizzare attentamente i cambiamenti del DNA di un astronauta in orbita per un anno, rispetto al gemello omozigote rimasto sulla Terra.
Oggetto dell’esperimento è stato il DNA di Scott Kelly, un astronauta con un fratello gemello, Mark, dalle esperienze di vita piuttosto simili; l’ambiente circostante è infatti un altro fattore determinante in ambito genetico.
Ovviamente i genetisti della Nasa hanno esaminato i campioni del DNA dei fratelli Kelly, li hanno comparati scrupolosamente. Hanno cercato di capire quale fosse la causa all’origine delle mutazioni subite dalla struttura della molecola del gemello che ha vissuto un anno nello spazio.
Dagli esami preliminari, effettuati dal genetista Cristopher Mason, si evince che, oltre alle variazioni naturali, vi siano stati altri motivi alla base del cambiamento: probabilmente i geni tendono a modificarsi con le stesse modalità che attuerebbero sulla Terra in condizioni particolari. Ad esempio il nostro organismo subisce variazioni nei ritmi del sonno in periodi di stress fisico o mentale.
Ovviamente, in orbita, i cambiamenti a livello genetico possono essere dovuti all’assunzione di cibo liofilizzato e all’aver vissuto e dormito in condizioni di microgravità.
Inoltre, altri cambiamenti sono stati riscontrati nelle estremità dei cromosomi, dove sono presenti i telomeri, una struttura cromosomica che influenza la longevità; essi hanno subito un allungamento rispetto a quelli del fratello sulla terra.
Si crede però che, dopo un breve periodo di ritorno alla gravità terrestre, questi telomeri possano ripristinare le dimensioni iniziali.
I dati raccolti nell’ambito del progetto di ricerca si riveleranno estremamente utili ad elaborare delle condizioni di vita nello spazio sempre più sicure per la salute degli astronauti.
Riccardo Crisafulli III D BA