sabato, Novembre 23, 2024
Il bello del MajoranaOrient@Giovani

“Da grande voglio fare l’ingegnere… AMBIENTALE!”

Che strano! Un flashback mi riporta a qualche anno fa, precisamente 5 anni, quando, quattordicenne, non ero ancora pronto a decidere quale sarebbe stato il mio futuro. Mai avrei pensato di iscrivermi nel mio attuale indirizzo, sul quale, in tutta sincerità, ci sono finito per caso, CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI, anche perché, essendo nuovo, non avevo riscontri concreti su ciò che mi avrebbe offerto.

Durante il percorso formativo, a contatto con materie quali, la chimica organica, la chimica analitica e strumentale, ho iniziato a vedere il mondo intorno a me con uno sguardo diverso, da vero chimico! In particolare sono rimasto affascinato dalle due materie di specializzazione: la fisica ambientale, materia che tratta l’energia in tutte le sue forme rinnovabili, e le tecniche per ricavarle e la microbiologia ambientale, che si occupa dello studio delle matrici ambientali, della loro contaminazione e delle conseguenti tecniche di bonifica.

Il mondo della chimica mi ha sempre appassionato e incuriosito, ma la sua applicazione ai problemi ambientali mi ha reso consapevole dell’importanza svolta da questo indirizzo.

Le biotecnologie ambientali, infatti, risultano essere l’applicazione delle biotecnologie per risolvere i problemi legati all’ambiente, che vanno dalla protezione delle risorse naturali, alla prevenzione dei danni ambientali, al trattamento dei rifiuti, e, al tempo stesso, si pongono l’obiettivo di risanare le aree contaminate e sviluppare prodotti e processi che generano meno rifiuti e riducono il consumo di energia.

A questo punto posso ritenermi fortunato perché, quell’ “errore” iniziale si è rivelato la mia scelta di vita: non ho dubbi, da grande voglio fare l’ingegnere ambientale!

Facendo mie le parole di Andy Warhol, “Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare “è diventato il motto che ho scelto per il mio futuro.

Sono consapevole che il percorso sarà lungo ed impegnativo; dovrò staccarmi dagli affetti familiari e dalle amicizie, perché ho scelto Torino come sede dei miei studi, ma sono sicuro che sarà la scelta giusta.

In questi anni ho scoperto in me una sensibilità nascosta, nei confronti dell’ambiente, che è emersa grazie agli stimoli ricevuti dai miei insegnanti e dalle attività e dalle visite mirate che la scuola ha offerto per potenziare il percorso di studi.

Io, assieme ai miei compagni, siamo i pionieri di questo nuovo indirizzo, e speriamo tutti di lasciare la nostra impronta in modo indelebile.

Tindaro Chiofalo 5D BA 

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