IL RAP: LA RIVINCITA DI EMINEM
Intorno alla fine degli anni Sessanta, a New York, nasce un genere musicale alternativo chiamato Rap. I suoi maggiori rappresentanti sono musicisti afroamericani che, esibendosi per strada, lo hanno divulgato con sonorità gradite ai passanti.
I cantanti di genere si chiamano rapper e compongono una sequenza di versi, abbastanza ritmati spesso in rima baciata, “giocando” tra assonanze, consonanze e allitterazioni. Talvolta le sequenze sono frutto dell’improvvisazione del cantante e, in questo caso, si definisce freestyle rap.
I primi rapper si esibirono come intrattenitori nelle feste americane coinvolgendo il pubblico e ottenendo un grande successso.
All’inizio degli anni ’90 avvenne una frattura tra il “rap commerciale” e il “rap underground”, causata da una differenza di stile. Quello commerciale è strettamente legato alle regole del mondo discografico, in cui vengono prodotte hit capaci di vendere molto, ballate nei club.
Quello underground invece è avulso dalle leggi del mercato discografico e tende spesso a veicolare messaggi importanti di denuncia sociale.
Uno dei maggiori rappresentanti del genere è Marshall Bruce Mathers III, conosciuto con lo pseudonimo di Eminem, o con il suo alter ego Slim Shady. Di origini britanniche, classe 1972, rappresenta l’immagine del ragazzo emarginato, vittima di bullismo scolastico.
A soli 13 anni iniziò a dedicarsi al rap, dando una svolta alla sua vita. All’inizio degli anni Novanta adottò il suo primo nome d’arte, composto dalle iniziali del suo nome di battesimo “M&M”, Marshall Mathers.
Nel 1995 venne pubblicato il suo primo singolo “Fuckin’ Backstabber”, l’anno successivo iniziò a farsi conoscere con il proprio pseudonimo, pubblicando “Infinite” come solista.
Dopo un “flop” iniziale, nel 1999 pubblicò “The Slim Shady LP”, con 480.000 copie vendute già nelle prime due settimane. Ottenendo diversi successi, sia da rapper che da produttore discografico e attore statunitense, è considerato uno dei migliori artisti di sempre. Solo nel 2015 è riuscito a vendere più di 100 milioni di album nel mondo e 42 milioni di singoli digitali.
Eminem è quindi l’esempio di come la musica, intesa come momento di libera espressione dei tormenti interiori, anche nel difficile periodo dell’adolesceza, possa rappresentare un’opportunità di riscatto agli occhi delle nuove generazioni.
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