Lettera alla Befana
Cara Befana,
Scrivo a te che sei donna come me. Babbo Natale ha già esaurito il suo compito. Tu stai appena rincasando e non su una comoda slitta, guidata da renne sorridenti, ma su una scopa che poi usi per tutte le incombenze del caso. Ora siediti, riposa e… ascolta.
Non importa se non sei bella, se sicuramente hai dolori reumatici, se hai le rughe ed il naso bitorzoluto. Noi guardiamo oltre. Sei attiva, veloce, autonoma. E, quindi, chiedo a te i doni per il nuovo anno 2017. Vorrei… vorrei… facile dire salute, felicità: troppo generico. Dando per scontato che stiamo bene, che il cibo non manca, pensiamo più in grande. Un mondo migliore? Troppo grande. In fondo sei solo una donna, anche se con superpoteri. Portami qualcosa che io, noi, possiamo fare. Fammi sempre credere che tutti possano avere la speranza nel futuro e tutti uguali possibilità. Dai sogni ai giovani. Se noi adulti abbiamo reso il mondo poco accogliente fai che loro non lo considerino tale e che possano trasformarlo in un luogo bellissimo o che almeno ci tentino. Fà che i ricchi siano meno ciechi ed ingordi, ché il mondo è di tutti, fa’ che i meno ricchi non abbiano paura che gli altri li derubino e che i poveri non siano destinati a restare tali. Fa che ognuno svolga bene il lavoro che ha, e chi non lavora lo trovi in modo corretto e senza sotterfugi, che la meritocrazia non sia solo una bella ed altisonante parola. Fa’ che ognuno ricordi che siamo nati per essere felici, anche se il dolore da parte della vita. Fammi essere sempre “multitasking”, così potrò, pure, imparare bene l’inglese, che non guasta mai. Fa’, in ogni caso, che tutti gli Italiani sappiano, almeno, parlare bene la propria lingua, che è tanto varia e completa. Fammi essere una persona buona, comprensiva, che sa dosare dolcezza e severità. E fa’ che possa fare una scuola buona, che renda i ragazzi consapevoli e maturi, e fa’, ti prego, che gli alunni stiano anche seduti a studiare, talvolta e che siano curiosi ed anche ribelli se ciò indica capacità mentale ed intraprendenza. Ed infine… desidero l’entusiasmo, la gioia di vivere la vita, la mia vita. E che questo possano averlo tutti. Ah, dimenticavo: moltiplica il mio tempo per poter fare ogni cosa.
Con affetto e comprensione, una tua fan.
Prof.ssa Maria Chillè