L’ITT Ettore Majorana “adotta” le pigotte
Lo spirito di solidarietà e la consapevolezza delle enormi problematiche del Terzo Mondo sono gli elementi basilari del progetto UNICEF “Adotta una pigotta”.
Per il secondo anno consecutivo L’ITT Ettore Majorana di Milazzo ha deciso di aderire a tale progetto, realizzato in collaborazione con l’associazione “Il sorriso di Roberta” proprio per sensibilizzare i giovani al problema dell’infanzia negata nelle zone più povere del globo.
Le classi “adottano” infatti una pigotta contribuendo a fornire, per ogni bambola, un kit salvavita che comprende zanzariera, sale iodato, vitamine, antibiotici, e altri farmaci per aiutare le madri prima e dopo il parto nelle zone a rischio malaria e in cui scarseggiano farmaci e assistenza sanitaria.
Martedì 20 dicembre i rappresentanti delle classi dell’Itt Majorana hanno quindi partecipato all’incontro organizzato per la consegna delle bambole adottate. La manifestazione è stata coordinata dalla prof.ssa Scaffidi e ha visto la partecipazione dei responsabili provinciali dell’associazione “Il sorriso di Roberta “, la dottoressa Alfonsa Sferlazzas e il dott. Gianni Smedili. Ricordiamo che tale associazione è nata con lo scopo di raccogliere fondi per aiutare i bambini dei paesi più poveri del pianeta e al contempo tenere vivo il ricordo di Roberta Smedili e del suo sorriso.
Prima della consegna delle bambole, gli studenti hanno assistito alla proiezione di un video che attesta tutti i successi raggiunti dall’UNICEF, nato nel 1946 per sostenere tutti i bambini che ancora subivano le conseguenze del secondo conflitto mondiale.
Riferimento costante dell’UNICEF, per indirizzare il proprio operato, è la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dell’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
Sono 61 i paesi in cui l’UNICEF opera, paesi in cui cerca di portare un fattivo contributo nell’ambito delle vaccinazioni e della lotta all’AIDS e alle violenze in genere. In tali paesi la mortalità infantile si è ridotta notevolmente e si prevede un’ulteriore diminuzione in futuro.
Successivamente ogni rappresentante ha ricevuto in consegna la bambola adottata dalla rispettiva classe. Ricordiamo che la bambola “PIGOTTA” deriva il suo nome dal dialetto lombardo e significa appunto “bambola dal cuore d’oro”; una bambola di pezza, realizzata a mano dai volontari dell’UNICEF in modo tale che ognuna sia diversa da tutte le altre.
La manifestazione ha quindi interpretato alla perfezione lo spirito delle ormai vicine festività natalizie il cui significato reale sta nella capacità di dare a chi ha realmente bisogno, nell’idea che il mondo potrebbe essere migliore con un piccolo contributo da parte di ognuno di noi.
ALESSIA TRIO V C BS