lunedì, Dicembre 23, 2024
Comprensivo Milazzo 1

“I Borghi più belli d’Italia…in Sicilia”: intervista all’artista milazzese Salvo Currò

Conto alla rovescia per la mostra itinerante sui diciannove Borghi di Sicilia 2016-17, tra cui naturalmente la nostra Milazzo, realizzata dall’artista Salvo Curro’. Protagoniste assolute di un evento orgogliosamente siciliano che permetterà di fare “ritorno“ al passato senza scomodare la macchina del tempo , saranno settanta  opere in acquerello ed urban sketches che l’artista milazzese venerdi’ 16 dicembre ha presentato per l’inaugurazione del centro espositivo a Castiglione di Sicilia, bellissimo borgo medievale in provincia di Catania.

Lo stesso, insegnante presso la scuola media Garibaldi di Milazzo, insieme alla prof.ssa Maria Grazia Caliri  inizierà  il progetto “Borghi medievali Made in Sicily, dallo schizzo alla prima pagina” che coniugherà tecnica di urban sketch e giornalismo, affiancando  schizzi sui Borghi nell’insieme e sui particolari di ciascuno, ad articoli sulla storia, l’economia e la leggenda di questa fonte inesauribile dal “sapor medievale”, indirizzato agli alunni delle classi prime della secondaria di primo grado. L’ho avuto come professore di tecnologia per un triennio che sta per concludersi ed ho pensato di intervistarlo e porgli le seguenti domande:

1) Da quanto tempo coltiva la sua passione per la tecnica dell’urban sketch?

Prima di rispondere alla domanda, ti spiego cosa significa e quando e’ nata questa tecnica di disegno. Il termine “urban sketch” nasce in America e vuol dire “disegno urbano”. È stato da sempre praticato nel tempo, pero’ dal 2009 ha avuto delle regole ben precise, cioè’ il disegno può’ essere effettuato in qualsiasi luogo ci si trovi, con penna a china (vietato l’uso della gomma) e possibilmente rifinito, anche non completamente, con i colori ad acquerello.

La particolarità sta nella velocità con cui l’urban sketcher (colui che disegna) deve completare lo schizzo sui fogli di carta in brevissimo tempo e successivamente condividerlo sulla rete mediatica (facebook, instangram ecc.) all’interno di gruppi di conoscenze sparsi in tutto il mondo.

Rispondendo alla tua domanda, ti posso dire di avere da sempre coltivato questa tecnica, anche fin da ragazzo, allora si chiamava solo tecnica mista, penna ed acquerello, non esisteva la condivisione, oggi è tutto tecnologicamente più avanzato. Successivamente sono stato favorito dai diversi corsi di disegno che negli anni ho seguito con professori di prestigio, poi i miei studi universitari in architettura hanno coronato il tutto.

Ma essendo le chiavi principali dell’urban sketcher “la velocita” ed “immediatezza” con cui devi rappresentare e fotografare con la penna qualsiasi scorcio, panorama, oggetto ecc. è fondamentale alimentare con un lavoro continuo, come un allenamento per un atleta fatto ogni giorno che aiuta la buona dote naturale.

Ho iniziato in modo professionale dal 2012, e lo devo principalmente a mia figlia Angela, allora studentessa in architettura. Ella partecipò’ ad un workshop di questa tecnica a Taormina, collegata alla materia universitaria che stava studiando. Mi invitò ad andare, e conobbi il maggior rappresentante siciliano che poi mi invitò in altre occasioni. Partecipai ad altri lavori e convegni a Catania, ad Acireale e Belpasso. Mi confrontai con i maggiori urban sketcher europei ed oggi anch’io faccio parte di un ristretto gruppo di artisti che lavorano in Sicilia ed altrove con questa splendida arte.

2) Prima di quest’ultima mostra itinerante, in quali altri luoghi ha esposto, nel corso degli anni, le sue opere?

La mostra itinerante di cui parli è quella che in atto, è visitabile a Castiglione di Sicilia, bellissimo borgo in provincia di Catania. Presento circa 70 acquerelli ed urban sketches realizzati tra i 19 borghi piu’ belli di Sicilia accreditati nel 2016/17. Il titolo è” I Borghi più belli d’Italia…. in Sicilia”, è stata visitata da moltissimi turisti e non, nel Castello di Milazzo (Monastero delle Benedettine) per tutto il periodo estivo, ed adesso è diventata itinerante e sara’ in giro in quasi tutti i borghi siciliani compresi nel circuito.

Negli anni ‘80 avevo effettuato diverse mostre, ma come urban sketcher devo dire che negli ultimi anni è stato un continuo crescendo, sia come lavoro che come esperienza entusiasmante ed una sfida personale.

Delle molte esposizioni realizzate negli ultimi tre anni posso elencare quelle più importanti a Messina, tante nella provincia (tra cui Milazzo), a Catania e provincia, a Roma in un palazzo Pontificio ed all’Università di Venezia presso la facoltà di architettura.

Oltralpe, lo scorso anno ho portato opere sulla Sicilia a Berlino. Ma la mostra più importante ed entusiasmante è stata a Bruxelles in un prestigioso Palazzo delle Commissione Europea. Esposi 40 opere (anche di grandi dimensioni) in due bellissime sale del palazzo per oltre 40 giorni sul tema legato sempre alla “Sicilia, cuore del Mediterraneo”.

3) Dove trova la giusta ispirazione per realizzare le sue opere?

Ovunque, ma l’ispirazione più logica e naturale è l’ambiente urbano, fatto di vicoli, scorci,  paesaggi, e tutto ciò che in quel momento ti ispira .

Vedere direttamente la scenografia e “fotografarla” con carta e penna.

4) Come riesce a conciliare il lavoro d’ insegnante con la sua passione artistica?

Bella domanda! Oltre essere insegnante presso la Media Garibaldi di Milazzo, sono anche architetto ed ho uno studio, quindi conciliare l’insegnamento con il lavoro e l’arte del disegno è anche (scusa la ripetizione della parola) un’Arte.

Quest’ultima la faccio generalmente in un ritaglio di tempo della giornata, specialmente la sera, quando finisco tutto, diventa una maniera che mi consente di rilassarmi. La parte consistente invece la svolgo il sabato e nei ritagli della domenica.

5) In questi tre anni da suo alunno ho imparato tante cose nuove ed interessanti da lei. Mi chiedo se anche lei ha imparato qualcosa dai suoi allievi, nel corso della sua carriera di docente di scuola media?

Sono contento per essere riuscito a farti fare cose nuove ed interessanti nel triennio.

Dagli allievi si impara sempre e come hai detto tu, si è molto soddisfatti quando si riesce a stimolare l’interesse per un argomento.

Anche i piccoli gesti quotidiani di affetto e stima che riuscite a dare sempre, sono per me fonte di gioia a volte difficile da spiegare.

Ricordo con piacere alcuni alunni, negli anni, che sono riusciti a farmi emozionare quando ti incontrano per le strade, ed ormai grandi, alti , con la barba , magari irriconoscibili, ti ricordano con piacere gli anni trascorsi a scuola. Oggi alcuni già laureati e con una prospettiva di lavoro importante, ti dicono che grazie a quello che hanno imparato ed all’indirizzo universitario scelto anche grazie ai miei insegnamenti, sono riusciti a fare la scelta giusta.

Quando dicono ciò, cosa più importante per me, non so ci possa essere!
Gabriele Spoto

III C (Istituto Comprensivo Primo Milazzo – scuola media Garibaldi) 

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