E-book o libro cartaceo: di chi sarà il futuro?
L’avvento della tecnologia ha investito anche il mondo della lettura, con la creazione di specifici dispositivi per leggere i libri in formato digitale: gli e-book.
L’e-book ha avuto popolarità immediata, secondo i dati Istat 2013; ha subito però un calo nel 2015, stando ai dati AIE, per poi venire eletto nel luglio 2016 prodotto più venduto di Amazon.
È indubbio che l’e-book abbia i suoi pregi, tuttavia il cartaceo mantiene sempre il suo fascino. I suoi estimatori infatti apprezzano il libro in quanto oggetto concreto: se ne può sentire il peso, la consistenza, l’odore ed apprezzare il suo aspetto esteriore ed emotivo. I libri sono simbolo dell’educazione e dello studio. Posti sugli scaffali, trasmettono sete di conoscenza ed è una bellissima sensazione sentire col tatto la ruvida superficie della copertina. Sensazioni che non verranno mai regalate da nessun e-book.
Il libro può essere sottolineato, sfogliato, riposto in libreria, ripreso, riletto, prestato, regalato. La sua importanza, inoltre, non sta nel contenuto che può essere messo a disposizione anche dal digitale, ma nella sensibilità che è in grado di generare, nel valore emotivo che nessun freddo schermo potrà mai garantire.
Va ammesso però che anche l’e-book ha i suoi pregi: è più leggero, ha costi inferiori, è ecologico, può essere letto al buio, se ne possono modificare i caratteri favorendo gli ipovedenti e soprattutto fa risparmiare spazio.
È altrettanto vero che presenta alcuni svantaggi. Gli e-book, infatti potrebbero mancare di privacy. Amazon ad esempio conosce l’identità dei lettori, i libri acquistati o il tempo trascorso su ogni pagina. Kobo ha rilevato, inoltre che il 60% degli e-Book acquistati non viene mai aperto mentre maggiore è il suo prezzo, maggiori saranno le possibilità che venga letto.
A mio avviso la tecnologia non si può arrestare e la presenza dell’e-book non significa necessariamente la morte del cartaceo. Il libro tradizionale avrà sempre i suoi estimatori per la sua unicità e coesisterà con l’e-book.
Cultura e tecnologia non sono incompatibili. Ci sarà chi preferirà il primo e chi il secondo: a ciascuno il suo purché si legga.
Agata Calabrò classe II sez A “S. D’Acquisto“ Messina