Quante invenzioni rivoluzionarie…tutte da scoprire!
Ci siamo persi qualcosa nell’arco di questi anni e per rinfrescarci la memoria ricordiamo alcune delle scoperte degli ultimi tempi. Per evitare le bollette bastano un po’ di ingegno e un fornellino; questa è l’invenzione di due sardi fuori sede a Pisa, Ivan Mura e Davide Nughes che hanno pensato ad una soluzione per risparmiare sul gas. La loro idea oggi si è trasformata nelle Start up Enki Stove che progetta, produce e vende bruciatori pirolitici. La novità consiste nell’ottenere energia e calore dalle comuni biomasse come legna, ramoscelli riducendo la produzione di gas inquinanti.
Quando in poco tempo molte persone hanno iniziato a chiedere un dispositivo simile per cucinare o per riscaldarsi ed Ivan e Davide hanno deciso di farne un business coinvolgendo nel progetto anche altri amici oggi membri del Team Enki Stove: Gianluca Ricciardi responsabile marketing, Andrea Moretti responsabile public Relations e Simone Pisci Graphic Designer. Al concorso indetto da CNR x EXPO Enki Stove la loro invenzione è stata premiata come miglior tecnologia pirolitica.
I ragazzi con uno sguardo volto al futuro stanno già lavorando per adattarlo all’uso domestico. Dal risparmio energetico passiamo a una delle più curiose invenzioni strumentali. Stavolta è Luca Alessandrini che fra un centinaio di studenti di 17 università e 50 paesi differenti, vince il premio per il miglior progetto internazionale, inventando un violino costruito con la seta di ragno. Alessandrini ha cominciato a pensare al suo violino meno di un anno fa quando gli viene assegnato l’incarico finale di un progetto che stava seguendo a Londra.
Racconta di aver avuto solo sei mesi per mettere insieme il progetto che utilizzasse i biomateriali e i nuovi sviluppi nel settore dell’acustica. Amando la musica e avendo fatto già tenuto qualche concerto, ha pensato subito al violino: strumento fra i più difficili da suonare e che ha alle spalle una cultura enorme; trasformarlo era per lui una provocazione che lo stimolava, del resto come egli stesso ha detto, le sfide sono il sale della vita. Come materiali prima di arrivare alla seta ne ha provati tanti: bioresine, bambù, e solo alla fine capisce che per sfidare la fibra di carbonio doveva usare un materiale naturale .Il primo prototipo del suo violino è stato costruito con strati di seta, al secondo è stata aggiunta la seta di ragno , prodotto 5 volte più resistente dell’acciaio ma molto più elastico, che Alessandrini ha utilizzato per alcuni punti chiave. Concluso il master, vinto il premio, il nuovo obiettivo sono altri materiali per l’acustica realizzati usando la seta, il nostro Alessandrini pensa in grande; dalle casse del basso fino agli speaker dei computer. Per finire la più recente fra tutte le invenzioni stavolta in campo domestico e sportivo. Una rivoluzionaria sfida in campo ciclistico, un nuovo casco elegante e riciclabile; unico e comodo da portare in borsa.
La creatrice Isis Shiffer a cui è venuta l’ispirazione durante il suo periodo di studio a Londra, racconta che proprio nella capitale, usava le biciclette comunali per spostarsi e ha voluto creare questa protezione per chi non avesse un casco a portata di mano ma volesse ugualmente viaggiare leggero e sicuro. Costa meno di 5 sterline equivalenti a 5,88 euro, cifra inferiore rispetto a un caschetto normale. La designer che ha convinto la James Dyson Foundation a premiare questo eco- caschetto, e userà le 30 mila sterline ricevute per la produzione in grande scala e la commercializzazione del suo prodotto. Lo potremo trovare in commercio agli inizi del 2017, una volta assicurata la totale infallibilità, data da alcuni Crasch test. Speriamo di poterlo testare al più presto essendo anche noi “cicliste”. E con queste tre invenzioni ci salutiamo, non saremo scienziate da grandi, ma speriamo almeno giornaliste come la nostra prof. (Un modello da seguire!)
Sofia Martello, Maria Giulia Saccà
II B ( Istituto Comprensivo Primo- G.Garibaldi Milazzo)