ADDIO AL GRANDE ONCOLOGO UMBERTO VERONESI
“Credere nella scienza significa credere nel futuro”.
“Oggi per noi è un giorno tristissimo. Grazie Prof, grazie per i tuoi insegnamenti, per averci fatto credere nelle qualità dell’uomo, nel suo progresso, nelle potenzialità della scienza, nell’autonomia e indipendenza di pensiero.”
Questo il messaggio inviato dai suoi studenti sul blog all’eccellente maestro di vita.
L’oncologo aveva 90 anni. Si è spento nella sua casa milanese dopo aver trascorso la sua esistenza a studiare cure per sconfiggere il cancro. Celebri le sue battaglie per l’eutanasia, per la diffusione dell’educazione alimentare vegetariana e della cultura scientifica. È stato l’iniziatore della ricerca biomedica a Milano, trasformando la città lombarda nel centro oncologico italiano per eccellenza. Nella sua visione laica ed empiristica della vita vi era la speranza di ridare fiducia a tutti i malati di cancro.
È stato direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori dal 1976 al 1994.
Ministro della Salute nel governo Amato.
Nel 1965 ha fondato l’A.I.R.C. raccogliendo fondi utili per la ricerca.
Ha ricevuto 13 lauree honoris causa e nel 2002 è stato insignito del premio KING FAISEL INTERNATIONAL PRIZE.
L’Italia perde un grande scienziato, umile di origine e di comportamenti, che ha creato nel nostro Paese un centro di eccellenza stimato anche dagli Americani. Il suo metodo per operare e curare il cancro al seno ha segnato un iter encomiabile seguito da migliaia di oncologi. Con il suo autorevole contributo sono stati guariti milioni di ammalati e la diffusione della fiducia nella ricerca ha apportato notevoli miglioramenti nelle statistiche attuali delle soluzioni positive. Se è vero che negli ultimi decenni sono aumentati i casi di ammalati di tumore è altresì vero che la prevenzione e le moderne terapie d’urto hanno ridato la guarigione a tantissimi pazienti con la certezza di poter ricondurre una vita dignitosa.
La Redazione