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4 Novembre giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Il 4 Novembre 1919 è stata istituita la giornata celebrativa delle forze armate e si ricorda la vittoria italiana nella I guerra mondiale. È un importante evento storico perche’, dopo quella data, l’Italia si potè considerare veramente unita in quanto vennero annesse definitivamente Trento e Trieste.

Due anni dopo, nel 1921, il Milite ignoto venne sepolto a Roma presso l’altare della Patria. Esso è il simbolo di un militare morto in guerra il cui corpo non è stato mai identificato. La sua tomba è un loculo simbolico.  Ogni anno le maggiori cariche dello Stato onorano il luogo con una corona d’alloro in memoria di tutte le vittime di eventi bellici.

È stata celebrata come festa nazionale fino al 1976 poi, per circa un trentennio, è stata un po’ dimenticata. Fu il Presidente Carlo Azeglio Ciampi a ridare onore all’evento. Così è tornato ad essere il giorno della riconoscenza nazionale per il sacrificio dei propri figli, del popolo in armi che proprio nel 1919 ebbe una valenza politica con l’introduzione del suffragio universale maschile. Il prezzo che gli Italiani pagarono durante la prima guerra mondiale fu elevatissimo. I morti furono 600.000, i feriti 1.500.000 e circa 400.000 civili dovettero abbandonare i loro paesi perché si trovavano sul fronte di guerra.

Dopo tre anni di combattimenti, ricordiamo che l’Italia intervenne nel 1915, il Generale Diaz annunciava la fine e l’annessione di Trento e Trieste ottenuta anche grazie al sacrificio di Cesare Battisti e Nazario Sauro, illustri irredentisti.

Il 4 Novembre resta l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall’età liberale, al Fascismo all’Italia repubblicana. Nel giorno dell’evento le autorità si recano anche al Sacrario di Redipuglia, dove sono custodite le salme di 100.000 caduti in guerra ed a Vittorio Veneto, dove si svolse la battaglia risolutiva tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico.

 

ALESSANDRA DI BLASI

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