NUOVI TRAGUARDI DELLA RICERCA SPERIMENTALE CONTRO L’HIV: IL TLR7
Un innovativo trattamento inglese potrebbe rappresentare la svolta per trentasette milioni di persone nel mondo – il 95% delle quali presenti in paesi poco o per nulla sviluppati – infettate dal virus dell’HIV, un killer fatale facilmente trasmissibile e che rende vulnerabili a malattie opportunistiche e tumori. “È una grande sfida e siamo solo ai primi giorni, ma i progressi sono notevoli”. Con queste parole Mark Samuels, direttore del National Institute for Health Research Office, ha commentato la nuova terapia, nata dalla ricerca sperimentale di cinque prestigiose università inglesi, tra cui Oxford e Cambridge.
La cura si basa su farmaci antiretrovirali, gli unici dal 1995 fino ad oggi in grado di bloccare e cronicizzare il decorso debilitante della malattia, in concorso con un nuovo rivoluzionario farmaco, il Vorinostat, una droga che riattiva il virus dell’Hiv nei linfociti T infettati e che, unendosi ad un vaccino, riesce a mobilitare il sistema immunitario per localizzare, riconoscere e distruggere le cellule infette, secondo una tecnica chiamata “kick and kill” (dai un calcio al virus e uccidilo).
L’innovativo cocktail di farmaci, denominato TLR7, è stato testato su cinquanta pazienti ma ha avuto i primi promettenti effetti su un uomo di quarantaquattro anni, Timothy Ray Brown, che si mostra molto fiducioso circa questa nuova potenziale cura.
La professoressa Sarah Fidler, dell’Imperial College di Londra, è uno dei ricercatori coinvolti nello studio di una cura per l’HIV. La Fidler descrive il farmaco come “appositamente concepito per ripulire il corpo da tutti i virus dell’Hiv, compresi quelli dormienti”. Questa terapia è uno dei maggiori risultati di una ricerca medica finanziata per milioni di dollari e frutto di anni di esperimenti sui primati. Il traguardo definitivo, tuttavia, è ancora distante e probabilmente sarà raggiunto tra diversi anni.
Hassen Hancha e Anna Maria Geraci – V B BS