martedì, Novembre 5, 2024
Scienza e Cultura

I tour virtuali di Google nella Valle dei Templi di Agrigento . (da La Sicilia)

lasicilia

Entrare nel tempio di Zeus, aggirarsi tra le colonne del tempio di Giunone, esplorare quasi come foste sul posto e accompagnati da una guida l’affascinante Necropoli Paleocristiana. Google sbarca nella Valle dei Templi di Agrigento con un progetto del suo Cultural Institute che permette una visita virtuale degli oltre 1300 ettari del Parco Archeologico. E se per la prima volta, alla visita dei luoghi, si aggiunge un racconto degli usi e costumi e della vita nell’antica città di Akragas attraverso 11 mostre digitali ricche di oltre mille immagini, una nuova app (Arts & Culture) per iOS e Android permette con l’aiuto di un semplice visore in cartone (Google Cardboard) un tour virtuale senza precedenti di alcuni luoghi simbolo del sito Patrimonio dell’Umanità.

«Confidiamo che questo progetto possa ispirare visitatori di ogni parte del mondo a visitare quest’eccellenza e rendere fruibili agli appassionati dettagli e curiosità sull’antica colonia di Akragas attraverso mostre digitali e visite virtuali anche alle aree meno note del sito», sottolinea presentando il progetto Giorgia Abeltino, Direttore Public Policy di Google Cultural Institute. Accanto a lei il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Giuseppe Parello sorride soddisfatto: «Abbiamo lavorato insieme anche nel dettaglio del linguaggio – spiega – per noi era importante che si usasse un linguaggio non particolarmente scientifico ma mai banale. E il risultato ci soddisfa, il progetto permette una conoscenza che è visiva ma soprattutto culturale». Certo,avverte, «la visita non può essere surrogata da un tour virtuale, ma il tour virtuale può essere un ottimo modo per prepararsi meglio alla visita reale e di farlo andando oltre le solite cose che della valle si conoscono». Una possibilità in più per i turisti insomma, che si spera funzioni anche come richiamo. Con excursus a tema che vanno dai Templi Dorici a Sport e ginnasio, dall’Agrigento Paleocristiana al Il museo vivente del mandorlo o il giardino della Kolymbethra.

Perché le informazioni online sui luoghi da visitare sono sempre più importanti e decisive, avverte Abeltino di Google. E l’Italia su questo ha un gap da colmare: «Una ricerca ci dice che in Italia solo il 26 per cento dei turisti in entrata arriva attraverso l’online mentre la media europea è del 49 per cento” avverte Abeltino. In sala, ad assistere alla presentazione del progetto, c’è anche il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel. E chissà che il prossimo progetto Google non riguardi proprio il sito campano.

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