Il chilogrammo si prepara a cambiare (da Ansa.it)
Peso campione potrebbe essere sostituito
Il chilogrammo si prepara a essere ‘libero’: dopo 127 anni il prototipo internazionale del chilo, un piccolo cilindro di platino iridio conservato a Parigi noto come Grand Kilo, potrebbe lasciare il posto a un modello matematico immateriale. Grazie a una ‘bilancia elettromagnetica’ messa a punto dai ricercatori dell’istituto americano di Standard e Tecnologie (Nist), descritta sulla rivista Review of Scientific Instruments, prosegue la strada aperta dagli italiani dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), tanto che nel 2018 si potrebbe dare l’addio al Grand Kilo.
“Tra tutte le unità di misura fondamentali, il chilogrammo è l’unica che è ancora legata a un campione materiale, una definizione davvero poco soddisfacente sia dal punto di vista scientifico che pratico”, ha detto Giovanni Mana, dell’Inrim. Ormai da decenni sia il metro che il secondo non sono più definiti da campioni conservati nell’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Parigi, ma lo sono matematicamente. Vale a dire che per definirli si sfruttano le costanti universali, come la velocità della luce nel vuoto.
“Essendo il chilo un campione materiale non lo si può praticamente mai toccare – ha aggiunto Mana – lo si potrebbe danneggiare ad esempio spolverandolo e risulta difficile poterlo confrontare alle copie che esistono”. Per superare questo limite da anni si studiano nuovi modi per definire il chilo: uno sviluppato soprattutto in Italia che definisce il chilo come un preciso numero di atomi di silicio 28, l’altro sviluppato sia da canadesi che da americani prevede invece di definirlo a partire dalla costante di Planck, il ‘numero’ che governa il mondo dei quanti.
“Entrambi i metodi – ha proseguito l’esperto – prevedono l’uso di strumenti molto sofisticati e un errore ‘simile’ a quello garantito dal campione di Parigi, ma il grande vantaggio è che permettono di liberare il chilogrammo dalla schiavitù delle copie”. La precisione dei metodi garantiscono di avere campioni con un errore all’ottava cifra decimale e nel 2018 si potrebbe decidere di adottare uno dei metodi, se non entrambi, al posto del peso campione attuale.