lunedì, Dicembre 23, 2024
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Marò, Corte Suprema India: “Immediato rientro Girone”. Renzi: “Bentornato, con noi il 2 giugno” (da Repubblica.it)

Il fuciliere italiano in patria fin dai prossimi giorni e per tutta la durata del procedimento arbitrale. Gentiloni: “Premiato impegno”. Alfano: “Stavolta governo ha fatto le cose per bene”. Moglie cambia stato su WhatsApp: “Finalmente insieme”

di Piera Matteucci, Repubblica.it

NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale. Lo ha deciso una ‘sezione feriale’ della Corte di New Delhi che si è riunita oggi.
Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”, ha scritto subito dopo la notizia il premier Matteo Renzi in un tweet. Poi, durante una conferenza stampa al termine della prima giornata di lavori del G7 di Ise-Shima, ha ribadito la “stima e l’amicizia e la volontà di collaborazione con tutto il popolo indiano” e ha cercato di smorzare le critiche che da sempre circondano il caso dei marò: “Trovo inutili le polemiche su questo”.
Stessa cosa ha fatto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “Girone torna in Italia. Premiato impegno governo con sostegno Parlamento. Sempre al lavoro per affermare ragioni dei nostri due fucilieri”, ha scritto su Twitter. E loda la collaborazione di tutti:Un grande risultato di un lavoro di squadra”.
Anche la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ha affidato alla Rete la sua soddisfazione: “La Corte suprema indiana ha deciso: finalmente il marò Girone potrà tornare a casa. L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti”, mentre il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha commentato: “È una giornata di grande soddisfazione, il governo questa volta ha fatto le cose per bene”. E lancia una frecciata al precedente esecutivo: il risultato, dice “è anche la prova, e non ci vuole uno scienziato per comprenderlo, che visto che tutto si è risolto, le cose adesso sono state fatte meglio di come erano state fatte prima”.
Subito a casa. Girone potrà fin dai prossimi giorni tornare in patria e sarà accompagnato dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di Palazzo Chigi e dall’ambasciatore italiano in India, Lorenzo Angeloni. La conferma dei tempi rapidi arriva dall’avvocato Diljeet Titus, che guida il team legale indiano, all’uscita dell’udienza della Corte Suprema a New Delhi.”Già oggi depositeremo alla Corte un nuovo undertaking (garanzia scritta firmata dall’ambasciatore a nome del governo italiano) – ha spiegato – e poi domani avvieremo le pratiche per il rimpatrio”.
Le procedure prevedono in particolare che i legali di marò si rechino all’Ufficio per la registrazione degli stranieri (Frro) per chiedere il permesso di residenza e il visto in uscita. Il governo indiano dovrà quindi informare le autorità aeroportuali di New Delhi (Migrazioni e Polizia) della decisione che autorizza l’espatrio di Girone.

a soddisfazione del governo. Grande la soddisfazione della Farnesina, che negli ultimi giorni aveva intensificato il pressing, affinché i tempi del ritorno fossero brevi . Italia e India, dopo una lunga trattativa, che ha visto anche momenti di tensione, “hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese del marò, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie. Il governo, nell’attesa di accogliere finalmente in patria Girone, rinnova l’impegno a conformarsi alle condizioni e modalità stabilite dalla Corte Suprema indiana”, si legge in una nota del ministero degli Esteri. “La decisione odierna è un risultato importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per far valere le ragioni dei nostri due fucilieri di Marina. Con lo stesso impegno l’Italia si presenterà ai prossimi passaggi previsti dal procedimento arbitrale”, prosegue la nota.

Garanzia scritta. La decisione della Corte Suprema non è, però, senza condizioni: i giudici hanno chiesto ai legali del fuciliere di depositare una nuova garanzia scritta dell’Italia in cui ci si impegna a far rientrare il marò entro un mese dall’eventuale decisione favorevole all’India sulla giurisdizione da parte del tribunale arbitrale dell’Aja.

La svolta. Il 29 aprile scorso il tribunale arbitrale dell’Aja aveva autorizzato il rientro in Italia del fuciliere della Marina fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal governo, sulla vicenda dei due marò (Girone, appunto, e Massimiliano Latorre, già in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute, a cui è stato concesso a fine aprile da un tribunale indiano di restare in patria almeno fino al 30 settembre) accusati dall’india di aver ucciso due pescatori ala largo delle sue coste nel 2012. La compagna di Latorre, Paola Moschetti, riferisce la gioia del marò per le sorti del cololega: “Massimiliano è felice, anche ieri su Facebook, nel post pubblicato in occasione del suo compleanno, aveva ribadito il grande desiderio che Girone rientrasse in Italia”.

Le reazioni. “Finalmente la notizia che attendevamo da quattro anni. La tua Puglia ti aspetta Salvatore!”, ha scritto su Twitter il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Come lui, anche il sindaco di Bari non vede l’ora di riabbracciare il fuciliere: “È una bella giornata. Ti aspettiamo Salvatore. Qui c’è il sole”, ha scritto Antonio Decaro.

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